Anestesia locale in endodonzia
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Il controllo del dolore nella routine odontoiatrica passa necessariamente dalla corretta esecuzione delle tecniche di anestesia locale. Il dolore è un’esperienza complessa, data da stimoli fisiologici e neuronali, ma anche psicologici, emotivi e soggettivi, ed è fondamentale per difendere l’organismo da danni biologici e organici e per permettere un equilibrio funzionale.
L’anestesia locale consiste in una perdita di sensibilità in un’area delimitata del corpo in seguito a una depressione dell’eccitazione delle terminazioni nervose.
Un’adeguata anestesia locale durante una terapia canalare è essenziale. Oltre alle tecniche convenzionali, iniezioni supplementari possono talvolta essere richieste per ottenere un’anestesia di successo su denti che presentino un dolore intenso.
L’articaina è un anestetico locale di tipo ammidico, in grado di produrre un’anestesia locale efficace e sicura. È l’anestetico locale più utilizzato in odontoiatria grazie a una delle sue caratteristiche: presenta una migliore diffusibilità per la presenza dell’anello tiofenico. Un’altra importante caratteristica di questo farmaco è la liposolubilità data dall’elevato coefficiente di ripartizione etanolo/acqua. Il metabolismo è soprattutto a livello plasmatico, ma in parte avviene anche a livello epatico, e ha un’eliminazione renale con il 5-10% che viene escreto inalterato.
Le tecniche di anestesia adoperate in odontoiatria possono essere suddivise in tre metodologie: plessiche, tronculari (o blocchi) e intraligamentose. L’anestesia intrapulpare è invece un tipo di anestesia adoperata quando la camera pulpare è già esposta o quando si espone durante una procedura endodontica.
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