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cervicalgia

Soffri di tensione al collo ai trapezi?

La tensione al collo è riconducibile a una disfunzione della deglutizione e/o uno sbilanciamento della lingua.
La lingua con i suoi muscoli estrinseci ha come riferimento osseo l’osso ioide il quale se viene sbilanciato anteriormente da una funzione della lingua anteriorizzata, determina un iperlavoro dei muscoli deputati al bilanciamento dell’osso ioide, tipo il muscolo stilo ioideo. Questa tensione dei muscoli che dall’occipite tendono a stabilizzare l’osso ioide provoca una flessione in avanti del capo. Secondo il principio che ad ogni azione corrisponde una reazione, per bilanciare questa flessione del capo in avanti, si ha una ipercontrazione dei muscoli del trapezio o paravertebrali che sono responsabili del raddrizzamento del rachide cervicale.
Per questo motivo chi ha una deglutizione non funzionale soffre di cervicalgia o tensione dei muscoli trapezi.

Soffri di mal di testa a partenza da cervicale?

La tensione al collo è riconducibile a una disfunzione della deglutizione e/o uno sbilanciamento della lingua.
La lingua con i suoi muscoli estrinseci ha come riferimento osseo l’osso ioide il quale se viene sbilanciato anteriormente da una funzione della lingua anteriorizzata, determina un iperlavoro dei muscoli deputati al bilanciamento dell’osso ioide, tipo il muscolo stilo ioideo. Questa tensione dei muscoli che dall’occipite tendono a stabilizzare l’osso ioide provoca una flessione in avanti del capo. Secondo il principio che ad ogni azione corrisponde una reazione, per bilanciare questa flessione del capo in avanti, si ha una iper-contrazione dei muscoli del trapezio o paravertebrali che sono responsabili del raddrizzamento del rachide cervicale. Ci sono giorni in cui ad una semplice funzione si aggiungono stress fonatori.
Ogni qual volta usiamo la lingua più intensamente parlando, per esempio un colloquio di lavoro, un esame, la preparazione di un esame etc., la tensione di cui già soffriamo si può trasmettere al periostio, la membrana che riveste l’osso, con la risultante di un mal di testa a partenza da cervicale che riveste tutta la calotta cranica

Soffri di cefalea temporo-frontale?

La cefalea temporo-frontale è riconducibile alla deglutizione disfunzionale. La lingua se correttamente funzionante dovrebbe ad ogni atto deglutitorio spingendo verso lo spot palatino fungere da “Pompa cranica” cosi come il cuore è una “pompa Vascolare”. La lingua con la sua corretta funzione determina la “respirazione cranica” la mobilità delle suture craniche e il drenaggio dei seni paranasali. La stasi di tutto ciò periodicamente sii manifesta con una cefalea frontale

Soffri di sinusite?

La lingua se correttamente funzionante dovrebbe ad ogni atto deglutitorio spingendo verso lo spot palatino fungere da “Pompa cranica” cosi come il cuore è una “pompa Vascolare”. La lingua con la sua corretta funzione determina la “respirazione cranica” la mobilità delle suture craniche e il drenaggio dei seni paranasali. La stasi di muchi nei seni etmoidali e sfenoidali si manifesta come sinusite, ovvero infiammazione delle membrane che rivestono i seni paranasali

La lingua riporta le impronta dei denti sul suo perimetro?

La presenza di un bordo linguale non continuo e tondeggiante ma frastagliato, con la netta impronta del perimetro delle arcate dentarie è un sintomo chiaro della disfunzione linguale. Ad ogni atto deglutitorio la lingua anziché premere facendo fulcro sullo spot palatino e proiettando la sua contrazione posteriormente verso l’orofaringe, spinge la punta e il corpo verso il perimetro delle arcate dentarie. Ciò determina un sbilanciamento del collo e di tutto il corpo anteriormente

Sulla parte interna delle guance si vede una linea di mucosa più bianca?

Questo è il segno patognomonico insieme a quello presente sul perimetro della lingua di una disfunzione della deglutizione. Durante la deglutizione non corretta la lingua si proietta anteriormente contro le arcate dentarie e le guance si contraggono cercando di dragare la saliva. L’effetto è una pressione negativa che si tramuta in un risucchio delle guance attraverso le arcate per cui si forma questa linea di mucosa che coincide con il piano occlusale

Hai difetti di fonazione?

Se la lingua è sbilanciata anteriormente ne risentirà sicuramente anche la fonazione. Nello specifico la pronuncia delle consonanti r, z, s, e dei fonemi “sci” e “gli” potrebbero risultare difettosi

Hai la tendenza ad accumulare tartaro facilmente?

I pazienti affetti da deglutizione disfunzionale sono predisposti all’accumulo salivare, non perché hanno una salivazione “speciale” o magari non applicano le corrette manovre di igiene orale domiciliare, ma semplicemente perché la tecnica di deglutizione non permette di convogliare la saliva verso il faringe pertanto gran parte della stessa rimane in bocca, ristagnando in alcune sedi particolari: gli incisivi inferiori e la zona molare superiore


MAL DI TESTA E LOMBALGIA

Soffri di mal di testa?

La cefalea temporale è il sintomo del serramento, quando si stringono i denti fra loro in senso verticale i muscoli temporali entrano in contrazione spastica innescando una cefalea muscolo tensiva a partenza dai muscoli temporali che può irradiarsi attraverso il periostio (membrana che riveste l’osso) a tutto il cranio.

Avverti tensione ai muscoli della bocca?

Questo è il sintomo di parafunzioni come il serramento o il digrignamento o entrambe Ma perché si digrigna? E’ convinzione comune che si digrigna o si serra per eliminare la presenza di interferenze occlusali niente di più sbagliato difatti ci sono pazienti con un occlusione perfetta che serrano e digrignano notevolmente e viceversa ci sono pazienti con gravi malocclusioni che stanno benissimo e non digrignano ne serrano. Per capire il perché si parafunziona bisogna capire un concetto: di “combatti o fuggi”, “attacco o fuga” o se preferisci in inglese “fight or flight”. Secondo questa teoria, gli animali compreso l’uomo, reagiscono alle minacce con una scarica generale del sistema nervoso simpatico. La risposta è stata successivamente riconosciuta come la prima tappa di una sindrome generale di adattamento allo stress e pertanto come l’individuo risponde ad esso. Questa risposta fisiologica fondamentale costituisce la base della risposta della moderna medicina allo stress quotidiano. La “reazione attacco o fuga” è la primitiva risposta che prepara il corpo a “combattere” o alla “fuga” a seconda dell’attacco percepito. Un danno o una minaccia per la nostra sopravvivenza e il nostro corpo si attiva in automatico, in maniera innata. L’animale in modalità attacco o fuga può attaccare o fuggire, l’uomo moderno nella maggior parte dei casi si trova in situazioni in cui non può né attaccare né fuggire, pertanto l’attivazione del sistema ortosimpatico rimane perenne e si scarica la notte attraverso le parafunzioni. Pertanto al mattino ci si sveglia con tutti i muscoli masticatori indolenziti.

Soffri di problematiche all’articolazione temporo-mandibolare? 

La disfunzione dell’ATM è dovuta allo scivolamento del menisco in una posizione eccentrica rispetto ai capi articolari (condilo e cavità glenoide), questo succede sia nel caso del digrignamento. In caso di digrignamento infatti il condilo lavora forzatamente nella posizione anteromediale, pertanto la dislocazione più frequente del menisco è appunto anteromediale. I rumori di click sono dovuti all’instabilità del menisco che schiocca da una posizione all’altra.

Hai denti sensibili?

La sensibilità dentinale è sintomo di serramento o digrignamento. I seguito all’insulto cronico del trauma occlusale la polpa va in iperemia ovvero infiammazione, per cui tutte le terminazioni nervose sensitive sono ipereccitate e rispondono in maniera amplificata agli stimoli. Al lungo andare se l’insulto occlusale persiste questa infiammazione inizialmente reversibile può divenire irreversibile e quindi portare ad una pulpite asettica, che costringe il clinico a devitalizzare il dente.

I denti presentano carie o erosioni al livello del colletto gengivale?

Queste lesioni che in termine tecnico di chiamano erosioni o meglio abfrazioni sono conseguenza dello strisciamento dei denti reciproco lungo il piano occlusale tra le arcate superiori e inferiori. Le forze che si generano si scaricano al livello della radice del dente determinando nello spessore dello smalto delle micro crepe e distacco dei prismi dello smalto lì dove questo è molto sottile ovvero in corrispondenza del colletto. Questo accade al livello del colletto del dente perché li è massimo lo scarico delle forze poiché il colletto rappresenta il punto in cui il dente entra nell’osso con la sua radice. Questo distacco dei prismi dello smalto crea una specie di scalino sul colletto del dente, procurando anche sensibilità dentinale. La maggior parte dei pazienti che digrignano non sono coscienti di farlo e quindi questo è un utile sintomo per accorgersi della parafunzione e intercettarla visto che la stessa parafunzione è responsabile di gravi sintomi posturali cronici quali la lombalgia. 

I denti presentano recessioni gengivali? Le gengive tendono a ritirarsi?

Le gengive che si retraggono è un sintomo evidente del digrignamento. Ossia lo strisciamento dei denti in orizzontale tra le arcate superiori e inferiori. La maggior parte dei pazienti che digrignano non sono coscienti di farlo e quindi questo è un utile sintomo per accorgersi della parafunzione e intercettarla visto che la stessa parafunzione è responsabile di gravi sintomi posturali cronici quali la lombalgia.

Soffri di problemi parodontali?

Parafunzioni quali serramento e/o digrignamento in presenza di disfunzione linguale è la condizione in cui inevitabilmente si manifestano problemi parodontali che diventeranno piorrea nei pazienti fumatori. Le parafunzioni contribuiscono all’indebolimento fisco del parodonto. La disfunzione della deglutizione predisponendo alla stasi salivare favoriscono la formazione di tartaro e l’infiammazione gengivale batterica. Intercettando queste due parafunzioni contemporaneamente con la terapia resetprograms si potrà prevenire eventuali aggravamenti della patologia.

Hai perso elementi dentari?

Questo è un segno patognomonico della presenza di una parafunzione che sia il serramento, in questo caso il paziente avrà come sintomi posturali cefalea, o digrignamento in tal caso il paziente avrà come sintomo posturale i dolore lombare. Entrambe le parafunzioni sottopongono il dente a trauma dentario continuo, se il paziente è un paziente non fumatore con corretta deglutizione avrà perso i denti per carie o per fratture in seguito al trauma occlusale cronico. Diversamente le stesse parafunzioni in paziente fumatore o con disfunzione della deglutizione (ristagno cronico di saliva e formazione di tartaro) designeranno un quadro clinico di piorrea o padontontite cronica. Il fumo è una componente che va ad aggravare qualsiasi insulto al livello del tessuto di sostegno del dente. Per intenderci i pazienti affetti dalla temibile “piorrea” sono pazienti parafunzionali cioè che sono digrignatori e sono affetti anche da deglutizione disfunzionale. L’accumulo di tartaro risultante da una alterata funzione linguale, più l’insulto derivante dal digrignamento, più la continua forza che la lingua imprime sugli elementi dentari ad ogni atto di deglutizione o ad ogni fonazione, più la “cottura” derivante dalle alte temperature a cui sono soggette le gengive durante ciascun atto inalatorio, compromettono in maniera irreversibile la salute del parodonto che si ammala portando il paziente a perdere i denti. Pertanto pazienti fumatori che digrignano avranno meno sintomi posturali a livello lombare perché non riescono a sviluppare notevoli forze sul parodonto, viceversa se gli stessi pazienti andassero incontro ad una riabilitazione implantare la forza che riuscirebbero a sviluppare sugli impianti sarebbe tale che in pochi anni ne risentirebbero gli effetti sulla schiena a livello lombare.

Soffri di lombalgia?

Se i denti presentano recessioni gengivali o erosioni al colletto la lombalgia è il corrispondente sintomo posturale! Tutti questi sintomi sono conseguenza del digrignamento ovvero dello strisciamento dei denti reciproco lungo il piano occlusale tra le arcate superiori e inferiori. Le forze che si generano si scaricano al livello della radice del dente determinando nello spessore dello smalto delle micro crepe e distacco dei prismi dello smalto lì dove questo è molto sottile ovvero in corrispondenza del colletto, e inoltre riassorbimento osseo con recessioni gengivali e problemi parodontali come conseguenza. Questo accade al livello del colletto del dente perché li è massimo lo scarico delle forze poiché il colletto rappresenta il punto in cui il dente entra nell’osso con la sua radice. Questo distacco dei prismi dello smalto crea una specie di scalino sul colletto del dente, procurando anche sensibilità dentinale. La maggior parte dei pazienti che digrignano non sono coscienti di farlo e quindi questo è un utile sintomo per accorgersi della parafunzione e intercettarla visto che la stessa parafunzione è responsabile di gravi sintomi posturali cronici quali la lombalgia. Digrignando i denti difatti si ha una contemporanea contrazione dei muscoli paravertebrali lombari che a lungo andare determina la perdita della fisiologica lordosi. Intercettando il digrignamento ne deriverà anche un rilassamento lombare con risoluzione della sintomatologia. Con Resetprograms intercettando il digrignamento i sintomi lombari si risolvono, provare per credere!

Soffri di roncopatia o russamento?

Molti pazienti affetti da deglutizione disfunzionale soffrono del cosiddetto Russamento, in questi casi è dovuto alla postura bassa della lingua sempre associata alla disfunzione linguale. In posizione supina la lingua bassa cade in ptosi occludendo il faringe e le vie aeree posteriori. Questo determina un aumento di resistenza delle vie respiratorie superiori fino al livello di sub-ostruzione a fronte di un aumento di pressione negativa intratoracica, con conseguente aumento dello sforzo inspiratorio e caratteristica emissione sonora che può anche raggiungere e superare i 70 dB.
Per poter respirare il paziente è obbligato a respirare con la bocca perché la respirazione nasale non è tanto forte da vincere l’ostacolo della ptosi linguale. Quindi la pressione negativa intratoracica determina il richiamo di aria attraverso la bocca e l’ostio faringeo e visto che la lingua non si muove il velo palatino vibra per consentire il passaggio dell’aria. Da qui la fastidiosa vibrazione e il relativo rumore.Con il trattamento Resetprograms anche il russamento come anche gli altri sintomi derivanti dalla disfunzione linguale avrà un netto miglioramento.

Soffri di apnee notturne? 

Se nel tempo, al russamento, si aggiungono episodi di apnea si passa alla vera e propria OSAS per cui il russamento cronico può esserne considerato una condizione pre-clinica. Pertanto la rieducazione funzionale della posizione della lingua e la correzione della posizione linguale durante il sonno nel tempo porta ad un decisivo miglioramento del russamento ma anche delle apnee.
I pazienti che soffrono di apnee notturne si svegliano stanchi, il riposo non è stato ristoratore per inadeguato livello di ossigenazione.

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