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Apnee Notturne

Apnee Notturne Adulti

La sindrome delle apnee notturne (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS) è un disturbo, in cui la respirazione del soggetto si interrompe una o più volte oppure rallenta eccessivamente durante il sonno.
Le pause possono durare da pochi secondi ad alcuni minuti.
Frequentemente la respirazione riprende, con un russare sonoro.

L’apnea nel sonno di solito è una patologia cronica (continua) che disturba il sonno e quando la respirazione si interrompe o rallenta spesso il paziente passa dal sonno profondo a un sonno più leggero. La qualità del sonno diventa molto scarsa, per questo motivo ci si sente stanchi durante il giorno. L’apnea nel sonno è una delle cause più frequenti dell’eccessiva sonnolenza diurna.

E’ un disturbo che in molti casi non viene diagnosticato e i medici di base, di solito, non sono in grado di individuarla durante le visite di routine e al momento non esistono esami del sangue utili per diagnosticarla. La maggior parte dei pazienti che soffrono di apnea notturna non sa di essere malato, perché il disturbo si presenta soltanto durante il sonno. In genere sono i famigliari o il partner a notare per primi i sintomi.

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Apnee notturne nei bambini

La salute dei bambini può essere messa a dura prova dalle apnee notturne. Il 2 percento dei piccoli è vittima di apnea e rischia gravi complicanze. I genitori spesso tendono a banalizzare alcuni disturbi non rendondosi conto del fatto che possano contribuire all’insorgere di alcune patologie davvero preoccupanti.

Ecco alcuni disturbi sentinella: un bambino con disturbi del sonno, e di conseguenza è molto irritabile, è un piccolo che potrebbe avere le apnee notturne.

Inoltre, il 5% dei piccoli in età prescolare, con questo problema, già russa. Verificate quindi se il bambino russa perchè ha una posizione sbagliata assunta nel sonno, per il raffreddore o se si tratta invece di qualcosa di più. Se, ad esempio, il disturbo è frequente e il bimbo presenta anche delle momentanee interruzioni del respiro, le apnee appunto, è il caso di riferirlo al suo pediatra. Solitamente si tratta di apnee ostruttive, in cui il respiro rallenta o si interrompe in seguito al collasso o all’ostruzione delle vie respiratorie. Questo tipo di apnea può colpire soprattutto i bambini che hanno le tonsille ingrossate.

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Apnee notturne e patente di guida

La patente di guida non deve essere ne’ rilasciata ne’ rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacita’ dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte.

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Apnee notturne: le nuove regole per la patente di guida

Come fare quindi per ottenere il rilascio o il rinnovo della patente se si soffre di apnee notturne?

Secondo la legge, chi soffre di apnee notturne di grado moderato o grave potrà ottenere o rinnovare la patente solo se sussistono precise condizioni, in quanto le apnee notturne “determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna”, che aumenta il rischio di incorrere in incidenti stradali.

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Mid adult man yawning while driving a car --- Image by © Eric Audras/Onoky/Corbis

Apnee notturne: le terapie

L’apnee nel sonno possono essere curate:

  • modificando lo stile di vita;
  • con apparecchi ortodontici;
  • con dispositivi per la respirazione;
  • con l’intervento chirurgico.

I farmaci di solito non vengono usati.

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Il ruolo “sentinella” del Dentista

Una percentuale molto elevata della popolazione generale si reca dall’odontoiatra almeno una volta all’anno per visite di controllo, igiene orale professionale o per eseguire terapie.

Per questo motivo gli odontoiatri hanno la possibilità di intercettare precocemente i segni e sintomi dell’apnea notturna.

Allo stesso tempo, possono valutare se il paziente presenta le indicazioni per essere sottoposto a trattamento con specifici dispositivi orali.

E’ importante che l’odontoiatra conosca e condivida con il paziente i diversi approcci terapeutici all’apnea, come la terapia medica, l’impiego della somministrazione notturna di aria a pressione positiva (Continuous Positive Airway Pressure, CPAP) e la terapia chirurgica dei tessuti orofaringei o di riposizionamento delle ossa mascellari. Il dentista, completato l’iter diagnostico, per trattare le apnee notturne può provvedere, ove ritenuto opportuno, all’applicazione di un apparecchio intra orale.

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